I’m not bound by your stupid binaries, non sono (siamo) compres@ nei vostri stupidi binari.
Il pensiero occidentale classico è strutturato su un sistema di pensiero binario che, oltre a configurare rapporti di potere e di subalternità, è funzionale a normare, addomesticare, controllare, dirigere e, non da ultimo, mettere a valore corpi, desideri, intelligenze, saperi e dunque la vita intera. Uomo/donna, padrone/servo, bianco/nero, umano/animale sono dicotomie che fondano le costruzioni culturali non solo di genere, classe e razza, ma anche della specie, costruzioni spacciate come naturali e per questo universalmente valide, al di là delle quali non ci sarebbe degna possibilità di esistere, ma si darebbero una diversità da integrare oppure una devianza da ricondurre, anche forzatamente, ad una presunta normalità.
Crossing the borders tra classe, razza, genere e specie, attraversare i binari senza usare il sottopassaggio, è una modalità politica di essere nel mondo liberandosi di ogni gabbia identitaria, demistificando le narrazioni dominanti, riappropriandosi dei desideri, meticciando corpi, desideri, lingue, saperi contro ogni tentativo di riconduzione ad ordini e norme imposte con violenza dalle forme della governamentalità contemporanea con cui si esprime l’assalto vorace del capitale alle nostre vite.
Questo blog vuole essere uno spazio di pensiero critico in cui, attraverso la condivisione di materiali eterogenei, come analisi, traduzioni, recensioni, contro-narrazioni, incrociare la molteplicità del reale e produrre autonomia e libertà, facendo de-generare le rigide costruzioni binarie entro cui vengono incasellate, e così normate, addomesticate e rese ri-produttive, le nostre vite.
Ben vengano contributi che vadano in tale direzione. Per ogni comunicazione, questa è la mail lapantafika1@gmail.com
Ben venga questo blog di liberazione che ama meticciare culture e controculture. Ti/vi ringrazio. Saluti!
[…] è che mette in discussione proprio quel sistema di pensiero binario che, come spiega benissimo incroci de-generi, «oltre a configurare rapporti di potere e di subalternità, è funzionale a normare, […]