Il femminismo è stato sequestrato dalle donne bianche della classe borghese
Myriam Francois-Cerrah, femminista postcoloniale e ricercatrice alla Oxford University, studia i movimenti islamici in Marocco e si occupa di Medio Oriente e dell’attualità in Francia. E’ giornalista, anche televisiva e radiofonica, che, oltre a collaborare con testate quali The Guardian, New Statesman, The Independent, Middle East Eye e Al Jazeera English, anima dibattiti televisivi su Sky News, BBC Newsnight, Channel 4 news, etc.
L’originale del suo intervento qui. Traduzione collettiva con feminoska e Jinny Dalloway. Continua a leggere →
Smontare narrazioni tossiche. La prostituta nigeriana
In un intervento presentato nel 2005 al convegno “Il mito del buon italiano tra repressione del ribellismo e guerre civili” che aveva come oggetto i crimini sessuali del colonialismo fascista nel Corno d’Africa, Nicoletta Poidimani analizzava come la rappresentazione delle donne africane, somale, eritree etiopi, ma anche libiche, a partire dal colonialismo liberale di fine ottocento è stata volta al loro appiattimento sull’identità sessuale, per di più connotata da ipersessualità. Tale rappresentazione, culminante nel mito della Venere nera, è stata autorizzata anche all’inizio del fascismo per legittimare lo stupro coloniale e per convogliare forza-lavoro maschile in quei territori. Continua a leggere →
La ragazza nuda usata come arma
Traduzione collettiva con Agnes Nutter, Jinny Dalloway, Silvia Bauer, di un’analisi sull’uso della nudità come arma a fini reazionari, con particolare attenzione ai casi emblematici delle neonaziste Femen, delle filo-americane Pussy Riot e di Molly Crabapple, (per fortuna) misconosciuta in Italia. L’originale, lievemente abbreviato nella parte inziale, qui. Buona lettura.
I media che consumiamo oggi vengono manipolati tanto cinicamente quanto quelli di un centinaio di anni fa: sono usati come armi contro la popolazione, ma adesso adottano nuove tecniche di marketing per vendere, promuovere e difendere l’imperialismo e il capitalismo. Questo non implica che non siano presenti ancora vecchie tecniche – esistono ancora corruzioni palesi come accettare soldi o regali – ma altre strategie non sono state ancora bene esaminate, né accuratamente condannate. Mentre sesso e razza sono ancora comuni come sempre nel culto di imperialismo e capitalismo da parte dei media, le nuove strategie neoliberiste di atomizzazione e del culto dell’individuo danno ai vecchi tropi della manipolazione una mano di vernice fresca. Continua a leggere →
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